Un reddito alimentare sfruttando gli sprechi, l’articolo di Repubblica

È nato appena tre settimane fa il comitato per il reddito alimentare. Ha già raccolto 70 mila firme. Perché la fame e la povertà alimentare anche in Italia sono in aumento e una misura di sostegno, al di là del reddito di cittadinanza, ci vuole. 

Spiega Leonardo Cecchi, il coordinatore dell’iniziativa, militante e social influencer del Pd, che basta coordinarsi e avere la volontà politica per farlo. È sufficiente un emendamento alla prossima finanziaria, con un costo non particolarmente oneroso – 10 o 15 milioni di euro – che serve a coprire le cosiddette spese logistiche, e le 200 mila tonnellate di sprechi alimentari solo nella Grande distribuzione, possono essere indirizzate a sfamare chi ne ha bisogno. 

E ad averne bisogno – in anni critici prima per la pandemia, poi per l’aumento dei prezzi che la guerra della Russia all’Ucraina provoca – sono milioni di famiglie. Il comitato fornisce alcuni dati: 5 milioni e 600 mila persone in povertà, 220 mila tonnellate di generi alimentari buttati via ogni anno solo nei supermercati e negli ipermercati. E quindi – rilancia Cecchi – riordinando il rapporto tra Terzo settore e istituzioni si potrebbero risolvere non pochi problemi. 

Di seguito l’articolo completo uscito su Repubblica: https://www.repubblica.it/politica/2022/04/09/news/reddito_alimentare_poverta_proposta_comitato-344757501/

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